Jerash

Il tour in genere ha inizio dal già citato Arco di Adriano. Poi c'è l’Ippodromo che, ancora oggi, può contenere fino a 15mila spettatori nel corso di interessanti rievocazioni storiche, il tempio di Zeus e quello di Artemide. Sulla collina del tempio di Zeus c'è anche un museo nel quale osservare le meravigliose decorazioni giunte intatte fino a noi. Ci sono poi due teatri: il Teatro Sud con ben 30 file di posti a sedere e il Teatro Nord. Ci sono poi edifici religiosi più “recenti” come la moschea nel Decumano Sud, la chiesa dei Santi Cosma e Damiano e un’antica chiesa bizantina. Infine, oltre al Cardo Massimo non perdete le terme e la fontana a Ninfeo.

Marzo e Ottobre sono i due mesi più indicati per una vacanza a Jerash. Le temperature vanno dai 13° ai 22°, e consentono di visitare il sito agevolmente. I mesi che vanno da Aprile a Settembre sono invece più caldi e non piove quasi mai. Questo rende meno piacevole passeggiare sotto il sole nell'area archeologica anche se, in generale, Jerash è una meta che può essere visitata durante tutto l’anno.

Intorno al sito ci sono diversi ristoranti dove assaggiare la cucina giordana che è un mix di sapori mediterranei e mediorientali. Sono molto diffusi i piatti a base di agnello e spezie come il kebab locale, proposto in deliziosi spiedini. Altri piatti di carne sono il kibbeh, il koftah bi tahini e lo zarb. Non perdete un assaggio delle salse come l'hummus, a base di ceci e di olio di semi di sesamo e il babaganoush, a base di melanzane arrostite, tahini, aglio e succo di limone. Provate anche il tè beduino, con tè nero e spezie, e il caffè, preparato con il cardamomo.

Viaggiare a Jerash tra luglio e agosto vi consentirà di partecipare al Festival della Cultura e delle Arti. Gli spettacoli si svolgono nelle rovine (nei teatri e nel foro) e nei dintorni della città, e comprendono concerti, opere liriche, spettacoli di prosa e letture di poesie.

La città è abitata da oltre 6.500 anni e con l'arrivo dei Romani, nel 63 a.C., entrò nel suo periodo di grande splendore. Antiochia sul Fiume d'Oro, questo era il nome di Jerash all'epoca, modificò la propria struttura con pianta a raggiera tipica delle polis greche per introdurre il cardo e i decumani, oltre a due porte: quella di Philadelphia verso sud e quella di Damasco verso nord. La città restò un'importante crocevia di passaggio del commercio tra Oriente e Occidente fino a che nel 1747 fu distrutta da un terremoto. L'antica città venne abbandonata in favore di quella nuova a poca distanza.