Petra

Le cose da vedere durante una vacanza a Petra sono tantissime: tra ciò che non potete perdere, oltre al Siq e alla straordinaria Facciata del Tesoro, c'è l'Altura del Sacrificio, con due obelischi scavati nella roccia e dedicati alle divinità nabatee; Il Teatro costruito dai nabatei e ampliato dai romani; le Tombe Reali, imponenti e scenografiche. E poi ancora la Tomba degli Obelischi, il Tempio Grande e il Tempio dei Leoni Alati di cui però rimangono solo alcuni frammenti di decorazioni e, fuori dal centro, il Monastero (Al-Deir). Se avete tempo visitate anche la Piccola Petra, utilizzata un tempo come stazione di rifornimento.

Primavera e autunno sono i periodi migliori per visitare Petra, quando le temperature sono miti e non c'è un'umidità eccessiva. Anche e si tratta dei periodi di maggiore affluenza turistica restano comunque l'opzione migliore perché in estate fa piuttosto caldo e questo potrebbe rendere faticosa l'esplorazione a piedi del sito, mentre in inverno le temperature si abbassano e si rischia anche qualche fiocco di neve.

Nei dintorni del sito ci sono diversi ristoranti dove potrete assaggiare le specialità della cucina giordana, che attinge sia dalla tradizione mediterranea sia da quella mediorientale. Tra le carni ha un posto di rilievo l'agnello, spesso condito con sesamo e spezie, come nel kebab locale, proposto in deliziosi spiedini. Assaggiate anche il kibbeh, il koftah bi tahini e lo zarb. Buoni anche il Mansaf e il Maqluba, piatti a base di carne e riso da condividere. Tra le salse, non perdete l'hummus, a base di ceci e di olio di semi di sesamo e il babaganoush, a base di melanzane arrostite, tahini, aglio e succo di limone.

L’evento più atteso a Petra è la Jordan Running Adventure Race, una corsa che inizia proprio nell’antica città e prosegue per 160 km nel deserto del Wadi Rum. Potete assistere a questa manifestazione se decidete di viaggiare a Petra nel mese di novembre.

Il 22 agosto 1812, Johann Ludwig Burckhardt, un esploratore esperto di Medio Oriente, riuscì a convincere una guida beduina a condurlo nella città nascosta di Petra, le cui vestigia erano allora completamente avvolte dalla leggenda. Non era un'impresa facile, perché la gente del luogo la considerava un posto che custodiva opere di infedeli e non avevano interesse a condurre lì altre persone. Tuttavia, Burckhardt riuscì nell'impresa e fu il primo occidentale dopo secoli a percorrere il Siq, riportando lo splendore di Petra sotto gli occhi del mondo.