Attorno al monastero di Sevanavank ruota la leggenda che spiega l’origine del nome del lago stesso. Pare che durante una delle tante invasioni arabe che segnarono la storia dell’Armenia, alcune persone attraversarono il lago gelato fino a raggiungere l’isola su cui sorge il monastero (oggi, in seguito ad alcuni interventi per l'abbassamento delle acque del lago, quest'isola è diventata una penisola). Qui, pregarono Dio di salvarli e quando gli arabi cominciarono ad avanzare sul lago, il ghiaccio si ruppe e questi annegarono: "Sevan", in armeno, significa “nero”, come il colore che assunse il lago, ricoperto dai corpi dei soldati arabi.