Machu Picchu

La bellezza di Machu Picchu consiste soprattutto nelle sue affascinanti rovine, ancora intatte. Più che una vacanza a Machu Picchu, è più facile che questa sia per voi una tappa all'interno di un tour in Perù. Merita una visita anche il ponte Inca: una passeggiata da cui potrete ammirare un bellissimo canyon e i resti di quello che si suppone sia un ponte inca. Interessante anche Huayna Picchu e Montagna: percorsi di trekking che portano in cima alle due montagne che sovrastano il sito archeologico di Machu Picchu e dalle quali si può ammirare il fantastico panorama.

I periodi migliori per viaggiare a Machu Picchu sono i mesi di aprile e maggio e il periodo tra settembre e ottobre, anche i mesi che vanno da maggio a luglio sono perfetti per allungare la visita e organizzare escursioni per godere dei meravigliosi scorci che il paesaggio regala. Sconsigliati sono i mesi invernali perché caratterizzati da piogge che potrebbero rendere difficile le escursioni, ma anche le semplici passeggiate.

Il Perù ha un’ottima gastronomia, la sua tradizione combina diverse culture quella cinese, quella spagnola e perfino quella italiana. Vi consigliamo di assaggiare uno dei piatti più popolati ovvero la Ceviche, un piatto preparato con pesce e limone e servito con patate dolci, lattuga, cipolla e salsa di pomodoro. Un altro piatto da non perdere è il lomo saltado, la cui origine è legata alla cucina cinese, un piatto molto gustoso preparato con patate, manzo, riso, pomodori e cipolle. Aguas Calientes, città di Machu Picchu è famosa per le sue pizze da accompagnare rigorosamente con una birra “Cusqueña”.

L'Inti Raymi, Festa del Sole, si celebra il 24 giugno, giorno del solstizio d’inverno nell’emisfero meridionale, quando il sole è nel punto più lontano dalla terra e dura una settimana. Partecipare all’Inti Raymi significa immergersi appieno nella cultura Inca. Tale celebrazione evoca lo splendore delle cerimonie religiose dell’impero Inca e tutti i partecipanti, che indossano vestiti e abiti tradizionali, coperti da maschere e piume, suonano e cantano melodie rivolte al dio Sole.

In molti non sanno che le feste più importanti per gli Incas coincidevano con i due solstizi (21 giugno e 22 dicembre). Il solstizio dell’inverno australe rappresentava l’inizio di un nuovo anno ovvero l’origine mitologica del popolo Inca, discendenti del Sole. Inoltre verso la fine di giugno c’era anche l’Inti Raymi, una celebrazione che tra balli e sacrifici durava una decina di giorni. Quest’ultima si svolse clandestinamente fino alla metà del ‘900 perché era una festività proibita dagli spagnoli in quanto contraria alla religione cattolica.